Gabrielle Greiss: ruvido raffinato
Fotogallery Gabrielle Greiss: ruvido raffinato
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Un vestito da sera bello ed elegante, ma portato con attitudine grunge. “Come se fosse stato rubato da un mercatino delle pulci” rincara la dose Gabrielle Greiss. Un paradosso? La sua prima collezione per la primavera-estate 2012 sembrerebbe felicemente smentirlo. Vediamo come
Un vestito da sera bello ed elegante, ma portato con attitudine grunge. “Come se fosse stato rubato da un mercatino delle pulci” rincara la dose Gabrielle Greiss. Un paradosso? La sua prima collezione per la primavera-estate 2012 sembrerebbe felicemente smentirlo. Vediamo come
Diciamo da subito che Gabrielle Greiss non è proprio una novellina. Tedesca, un diploma al Central Saint Martins, ha già all'attivo precedenti di tutto rispetto. Ha affiancato Martin Sitbon, Anna Molinari e da ultimo Sonia Rikyel, con lodevoli risultati. Poi, incoercibile, la voglia di fare di testa propria e l'avvio di un marchio che la rispecchiasse anche nel nome.
Venti modelli, non uno in più, per la sua prima collezione. Accomunati da un esplicito filo conduttore che punta alla concentrazione espressiva di silhouette e tessuto. Solo abiti, scivolati come una vestaglia e dalle gonne più lunghe, meno lunghe. Il drappeggio esalta il gioco di pieno e vuoto, di opacità e trasparenza, per un'organza che avvolge come un velo oppure s'increspa come carta, ed un bouclé effetto-asciugamano che colpisce per la sua spugnosa corposità. Sono questi gli stratagemmi atti a stabilire un nuovo canone di eleganza. Semplicità di linee e una generale impressione di crudezza pensata, di sgualcitura volontaria che molto ha da spartire con la più suprema forma di raffinatezza.
Per questo anche i colori bisbigliano appena, nel limitato coro di bianchi cremosi e bruni rossicci e ramati. E l'unico ricamo ammesso, di minute sfere variopinte, è dolce e puerile come tante collane di caramelle.
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