Sylvie: c'era una volta un cerbiatto
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Bionda e bella come una principessa delle fiabe, negli occhi una dolcezza malinconica, Sylvie ama raccontare storie. Di ranocchi pronti a diventare principi e cerbiatti che si perdono nel bosco per incontrare un mitico unicorno, purchè capaci di sacrificarsi per il branco. “Il cerbiatto è un animale timido, ma curioso dei segreti del mondo. È generoso fino all'amore incondizionato, il più puro che esista. Da piccola ho iniziato a raccontare le sue avventure in favole inventate da me. Mi serviva per potermi esprimere meglio agli altri”. Quindi accenna alle teorie dello psicolgo Hans Jellouschek, quasi schermendosi della citazione. “Un bimbo ama sentirsi raccontare la favola che più lo rappresenta. L’animale-totem prescelto forma la sua mappa di valori e desideri da piccolo e questa lo accompagna nella sua vita da adulto”.
I cuccioli di cervo di cui si circonda sono dunque molto di più che una semplice passione. “Quando sono arrivata qui dall'Austria, non riuscivo a scrivere favole in una nuova lingua. Ho deciso di continuare a raccontare, ma senza parole”. Sono nati così orecchini e collane confezionati con animaletti vintage, specchi in plexiglass di un fantastico bestiario, marionette dipinte a mano alte più di un metro. “Tutto ciò ha portato al mio marchio, Bambi eats Frog , un riflesso fedele dei miei sogni. Di lì a poco però ho voluto uno spazio che acogliesse anche i sogni altrui. Così ho fondato insieme a Chiara Grassi il Chérie’s Tree House , una casa sull’albero in mezzo alla città, che ospita designer emergenti e vintage selezionato”.
Della collezione personale, invece, emerge il valore tutto affettivo. “Il cerbiatto più prezioso me lo hanno regalato a Big Sur, in California. In un paesaggio meraviglioso, con la luna che sorgeva sull'oceano, festeggiavo coi miei due migliori amici il mio “secondo compleanno”. L'anno prima, infatti, ero sopravvissuta ad un brutto incidente. Loro mi hanno regalato una sorta di Bambi-unicorno in pelouche, bianco. Per ricordarmi che l'amore incondizionato ed i miracoli sono sempre possibili”
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