Miryaki: geometria lieve
Fotogallery Miryaki: geometria lieve
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Ritorno all'essenza della forma e dei colori. La primavera 2011 del duo Vilardo-Polidoro abolisce il rigore della struttura e riscopre la delicatezza
Ritorno all'essenza della forma e dei colori. La primavera 2011 del duo Vilardo-Polidoro abolisce il rigore della struttura e riscopre la delicatezza
La misura della grazia in natura, nel fiore come nel cristallo, sorge dalla precisione numerica. Così succede per Miryaki , nome dalla curiosa impressione di nipponicità sorto dall'anagramma di due talenti italianissimi: Mia più Riky, ovvero la siciliana Mia Vilardo ed il veneto Riccardo Polidoro.
Il calcolo della simmetria e della pulizia delle linee sta all'origine di tuniche che accarezzano il corpo, merito del crespo e del raso di seta, con una premura di dettaglio che molto ha da spartire con l'abilità manuale della couture. Nel disegno delle spalle, nella cinta che stringe la vita, nella costruzione per fasce cromatiche ritrovi così rettangoli e quadrati, combinati e giustapposti fra loro. Una sintassi ridotta che esige un uso del colore altrettanto parsimonioso: toni basici di nero, bianco e grigio sommati all'intensità del verde petrolio, talora in un bell'effetto degradé.
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