La regola di Mavì: sunglasses tutti i giorni
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Pomeriggio di piena primavera. Mavì arriva e aggancia la bicicletta con impertinenza. “Ci crederesti? Un vecchio cretino mi ha rimproverato perché pedalavo con la gonna”. Una gonna a pieghe, leggera nella brezza, e una camicetta, prima di scoprire la testolina dai capelli cortissimi ed un sorriso quasi adolescente.
Pomeriggio di piena primavera. Mavì arriva e aggancia la bicicletta con impertinenza. “Ci crederesti? Un vecchio cretino mi ha rimproverato perché pedalavo con la gonna”. Una gonna a pieghe, leggera nella brezza, e una camicetta, prima di scoprire la testolina dai capelli cortissimi ed un sorriso quasi adolescente.
Degli oltre centocinquanta occhiali da sole della sua collezione oggi ne indossa un paio in metallo, lenti appena rosate, a farfalla. “È in base all'umore che scelgo quali indossare. Se sono giù di tono, preferisco lenti specchiate o scurissime per difesa. Io vedo la gente, ma la gente non vede i miei occhi”. Uno scherzetto che funziona anche in altre occasioni: “Tipo quando sei sfatta dopo la discoteca o una festa pesantemente alcolica. Gli occhiali da sole non dovrebbero mai mancare in borsetta”. La chicca da vero intenditore è un modello Swatch con mascherina intercambiabile, dai colori molto pop. “Ma anche un paio tondi, in metallo, due megamolle. Simili a quelli di John Lennon”. Sono tutti esposti in casa in un disordine ordinato, secondo la logica dell'affetto e della passione. “Come tante cartoline dei posti in cui li ho comprati. Mercatini dell'usato, soprattutto”. Anche perché l'essere vintage è un requisito fondamentale. “Così ti godi un pezzo unico, perché è praticamente impossibile incappare in un doppione”.
E se proprio dovesse scegliere un paio di produzione recente? Mavì non ha dubbi. “Quelli con le frange al posto delle lenti che Beyoncé indossa nel video per Diva ... Anzi, non è che per caso conosci qualcuno che possa procurarmeli?”.
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