Giuseppe: storie di nani e di giardini
Fotogallery Giuseppe: storie di nani e di giardini
...
Nani in tutte le salse. Sono il tema della collezione di Giuseppe, iniziata per caso in occasione di un viaggio
Nani in tutte le salse. Sono il tema della collezione di Giuseppe, iniziata per caso in occasione di un viaggio
Parti per le vacanze e ti ritrovi il bagagliaio dell'auto stipato di nani. È successo a Giuseppe Magistro, stylist e fashion editor, ma anche dj e voce alla consolle della serata Glitter . “Sette anni fa andai in Austria e mi innamorai di quei giardini popolati da nani. Chiesi alla gente del posto dove si potessero trovare e la risposta fu che ne dipingevano a mano dalle parti di Monaco, attorno ad un castello. Ne presi una vagonata”. Il primo nano della collezione era in ceramica. “Però la sua fragilità mi terrorizzava. Meglio la resina, il materiale usato dalle più grandi ditte produttrici di nani al mondo. La Heissner e la Zeho, quest'ultima più storica dell'altra”.
Le forme e gli atteggiamenti dei pupazzi sono di una stupefacente varietà. “Ce ne sono alcuni dai colori fluo che ho preso in Thailandia, ed altri microscopici che vengono da E-Bay. Li ho comprati d'impulso, ma sullo schermo non mi ero reso conto della loro reale dimensione.”. E c'è tutta una serie di nani poco rispettabili. “Suicidi, travestiti ed esibizionisti. Vengono da New York”. Tra di loro spuntano le capigliature stoppose di alcune Barbie. “Le salvo dalle bancarelle dei mercatini e le accolgo nel mio ospizio di nani. Per la stessa ragione una mia amica mi ha dato in affido il nano più piccolo al mondo, una miniatura racchiusa in una capsula di vetro. Così, ha detto lei, non può mai sentirsi solo”. Altre volte invece la chicca da collezionista bisogna sudarsela. “Passavo e l'ho visto in vetrina da Fiorucci, un nano di grande formato come pochi in giro. Per averlo ho trattato col direttore del negozio fino alla sfinimento”. Finirà mai la racolta? “È già finita, per ora. Non ho più spazio, mi ci vorrebbe una casa con terrazzo. Comunque ci pensano gli altri a ricordarmi che ho la mania dei nani. Non perdono occasione per regalarmi sottobicchieri, libri, tovagliette e qualsiasi improbabile cianfrusaglia a tema. È una specie di maledizione che dura da sette anni”. Appello agli amici: per il prossimo compleanno cambiate idea.
© Riproduzione riservata