Caterina Gatta: se c'è la stoffa, si vede
Fotogallery Caterina Gatta: se c’è la stoffa, si vede
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Uso accorto di tessuti vintage e disegno accattivante promuovono a pieni di voti la creatività di Caterina Gatta. Per un autunno-inverno 2012 che è un invito a percorrere la strada del colore
Uso accorto di stampe vintage e disegno accattivante promuovono a pieni di voti la creatività di Caterina Gatta . Per un autunno-inverno 2012 che è un invito a percorrere la strada delle stampe e del colore
Di Caterina Gatta, ventottenne e romana, si è già detto molto. La sua felice ossessione per i tessuti vintage, realizzati per alcuni dei più gloriosi creatori di moda, è stata la premessa di una carriera dai caratteri originali. Ne è passata di acqua sotto i ponti da quell'edizione di AltaRoma nel 2008, quando la linea di Caterina nasceva un po' in sordina, con la freschezza ma anche l'intuito dell'esperimento. Oggi la sua idea di concepire il nuovo a partire dalla più alta tradizione del passato è una formula vincente che fa esclamare, come accade con i più ingenui commentatori dell'arte contemporanea: "Avrei potuto farlo anch'io". E invece no, perché Caterina ricerca con gusto sicuro le stoffe più rare e le fa rivivere in un disegno tutto contemporaneo.
Una seconda giovinezza per le fantasie inimitabili di Gianni Versace, Pierre Cardin, Yves Saint Laurent, senza tralasciare nomi da intenditore come Fausto Sarli, Irene Galitzine, Clara Centinaro. Accade anche per la collezione autunno-inverno 2012, che disciplina l'esuberanza cromatica delle stampe nella pulizia dei pantaloni a sigaretta e delle bluse leggere. Rotonde e piene, invece, sono le forme della gonna, strizzata in vita dalla cintura e incorniciata sui fianchi da baschine e giochi di pieghe.
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