Rassicura, snellisce, sta bene a tutte... Black is back!
L’ho scritto su Twitter praticamente tutti i giorni e lo ridico qui: mai visto tanto nero alle sfilate . E non sto parlando in termini simbolici. Anche se qualcosa vorrà dire, no?
Neri i cappotti, i tailleur, i pantaloni, le gonne, i vestiti, le scarpe, le borsette, perfino i cappelli. Nere anche le pellicce, per chi le usa, cappe e mantelle per le nostalgiche, i bermuda per chi ha le gambe adatte. Nero total look o al massimo con un elemento colorato come un flash.
Nero classico, rock, sport, militare, barocco. Nero con tanto oro, nella versione lusso. Insomma, non si fosse ancora capito, black is back (anche se non se n’era mai andato davvero) sulle passerelle che hanno presentato a Milano le proposte degli stilisti per il prossimo autunno-inverno.
Troppo facile la chiave simbolica: i tempi sono bui, siamo dentro a un tunnel, tutti vedono nero... ecc. ecc. Vero, ma sono certa che ci sono altre spiegazioni. Tentiamo allora una breve, semplice, ma sincera, fenomenologia del vestire in nero. Per le altre tendenze (per fortuna ce ne sono), vi rimando alle prossime pagine di «Grazia» dove troverete un’anteprima della prossima stagione. Allora, perché tanto nero?
1) Perché è, per antonomasia, il colore più rassicurante, e in questo momento abbiamo un gran bisogno di essere rassicurate. Con il nero non devi decidere, qualunque abbinamento funziona ed è giusto. Zero responsabilità, massimo risultato. L’opposto di quello che sta succedendo nelle Borse...
2) Aggiungeteci anche la garanzia sold out: i negozi confermano, il nero vende, sempre, anche quando non è di moda. Figuratevi se lo è... 3) E vende perché ha un bacino d’utenza ampio, molto più di qualunque altro colore. Perché sta bene a tutte: bionde, brune, alte, basse. Sulle ragazze acquista un tono un po’ trasgressivo. Alle donne dà un’aria autorevole e sicura di sé.
4) Gli esperti ancora discutono se sia la somma di tutti i colori o la loro assenza, fatto sta che rimane il più poliedrico, quello che si presta alle più diverse interpretazioni. Come si è ben visto nelle sfilate milanesi. Little black dress: un’icona di stile. Ma bastano pochi, piccoli accorgimenti, per enfatizzare l’anima sexy (anche se quest’anno la seduzione sembra essere l’ultimo dei nostri problemi e va bene così).
Aggiungi un po’ di borchie e scopri quella rock. Un paio di spalline e diventa militare. Ricami e velluto per sperimentare uno stile vittoriano. 5) Poi c’è il gioco del nero e... Con il bianco diventa grafico o, addirittura, optical. Con un tocco di colore si addolcisce (con quello giusto, nel mio caso il rosso, dichiara anche la fede calcistica).
Con l’oro, invece, è di super tendenza e si colloca scaramanticamente contro la crisi. 6) E poi, non dimentichiamo, il nero dimagrisce. Sfila, come dicono le mamme. Glissa sui cuscinetti, le rotondità, le morbidezze.
Posso darvi un consiglio? Quest’estate esagerate, sperimentate i fluo, osate il color block, giocate
con i fiori, perché settembre (nero) è vicino...
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