Marc Newson: Bagagli a cinque stelle
Il designer australiano Marc Newson da anni era alla ricerca di un’idea per realizzare la valigia perfetta. poi l’ha trovata. e qui racconta a grazia come ha creato per louis vuitton l’ultimo oggetto del desiderio
È leggerissima, colorata o nella classica tela Monogram, e il suo segreto è all’interno, completamente liscio e vuoto. Sì, perché il nuovo trolley, che il designer Marc Newson ha creato per Louis Vuitton, ha un sistema che lascia la maniglia estraibile chiusa in una cornice di metallo all’esterno della valigia. Newson, le cui opere sono esposte nei più importanti musei, dal MoMA di New York al Centre Pompidou di Parigi, torna a collaborare con la maison parigina, dopo il successo dello zaino che aveva ideato per il progetto Celebrating Monogram. La nuova collezione di valigie è un mix perfetto tra tecnologia e tradizione artigianale: Newson ha raccontato a Grazia tutti i dettagli dell’ultimo oggetto del desiderio firmato Louis Vuitton.
Com’è nata l’idea per questo trolley?
«Sono stato chiamato da Louis Vuitton per rea-lizzare un nuovo bagaglio: una grande sfida. Viaggio molto e penso di essere stato scelto perché di solito disegno ragionando più come consumatore che come designer. Per questo progetto mi sono ispirato ai viaggiatori e alla mia idea di spostamento, che è sempre molto pratica. Volevo qualcosa che funzionasse alla perfezione, che fosse un oggetto tecnicamente rigoroso, funzionale e bello».
Qual è stato il punto di partenza nella sua ideazione?
«La richiesta era chiara: disegnare un trolley che cambiasse davvero il modo di viaggiare. Ho unito la mia esperienza nel mondo del design industriale al savoir faire di Louis Vuitton. Ho sempre tenuto bene a mente che dovesse essere riconoscibile come un prodotto della maison e non necessariamente
disegnato da me. Se le persone capiscono che l’ho disegnato io, intravedono il mio stile, sono contento, ma questa valigia deve incarnare tutte le qualità della casa. Così abbiamo sviluppato un bagaglio che è uno dei più leggeri sul mercato, e, da una prospettiva tecnica, è uno di quelli disegnati con più rigore».
Quali sono le caratteristiche della valigia perfetta?
«Prima di tutto la capienza. Ho disegnato il trolley pensando inizialmente solo all’interno, e poi al resto. La mancanza di spazio, dovuta al meccanismo della maniglia che di solito entra dentro le valigie, è stata una delle mie fissazioni negli ultimi 30 anni. Un’altra caratteristica fondamentale è la relazione tra volume e peso».
Quali difficoltà ha avuto nella sua realizzazione?
«Nel processo creativo, il problema è sempre lo stesso: riuscire a raggiungere una sintonia tra quello che viene immaginato e ciò che è realizzabile materialmente».
Non è la prima volta che collabora con la maison. Quali sono gli aspetti che vi legano?
«Per me rappresenta il vero lusso: qualità e durata nel tempo sono i due valori che associo all’idea di stile e disegnare un oggetto così importante per Louis Vuitton, un nuovo bagaglio, è stato un onore».
A proposito di viaggi, dove trascorrerà le prossime vacanze?
«Come sempre passerò tutto il mio tempo libero in Grecia. È come un rifugio per me, saranno giornate all’insegna del mare per rigenerarmi».
C’è un luogo che non ha mai visitato e che vorrebbe vedere?
«Lo spazio! Lì non sono ancora riuscito ad andare».
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