Le due parti del cuore
E così il tribunale del Coni ha stabilito che Carolina Kostner ha mentito per amore.
E così il tribunale del Coni ha stabilito che Carolina Kostner ha mentito per amore. Sono state depositate le motivazioni della sentenza, e, leggendole, ora sappiamo che anche i giudici hanno riconosciuto che l’attenuante della pattinatrice e perciò la riduzione della squalifica a 16 mesi, invece dei due anni previsti, si chiama amore. Il cuore preso all’improvviso non ragiona, anche un tribunale sportivo lo ha ammesso. Non c’è stata premeditazione.
Solo perché era innamorata di Alex Schwazer, Carolina ha mentito agli ispettori e ha aiutato l’ex fidanzato a eludere un controllo che avrebbe evidenziato come l’atleta facesse uso di doping. La pattinatrice, scrivono i giudici, ha agito su precisa richiesta dell’ex compagno, ma soltanto per amore lo ha aiutato. Il dibattito è stato acceso per settimane: fino a che punto si può arrivare spinti dalla passione? Voi, tra il cuore e l’etica che cosa avreste scelto? Probabilmente tutte noi, nel pieno dell’innamoramento, ci saremmo comportate come Carolina. Ma poi c’è un’altra parte del cuore. Non è una parte minore, per un’atleta come lei. È la parte che alimenta le nostre passioni più private: nel caso di Carolina quella per lo sport. Non è un amore da poco.
Ecco, quella parte del cuore di una campionessa a cui il doping ha sempre fatto orrore, lei stessa l’ha seviziata, perché in quel momento Alex ( giovane, carino, innamorato) contava più di tutto. Ma quando la passione per lui è finita, quella parte è rimasta defraudata e ferita. Ed è quel cuore lì che alla fine soffre di più.
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