Sono andata alle sfilate di Parigi e sono rimasta colpita dall’incedere tranquillo della modella Stella Tennant sulla passerella di Chanel. Camminava con la sicurezza di una donna risolta.
Sono andata alle sfilate di Parigi e sono rimasta colpita dall’incedere tranquillo della modella Stella Tennant sulla passerella di Chanel. Camminava con la sicurezza di una donna risolta.
Su di
lei gli abiti assumevano una forza serena. Era la realizzazione di quello che mi ha sempre ripetuto mia madre: armonia è indossare il vestito che ti piace, poi dimenticare ciò che indossi.
A Parigi mi ha colpito anche una frase detta da Fausto Puglisi, il nuovo stilista di Ungaro: «Il corpo delle donne è una delle bellezze più grandi». Ho fatto il confronto tra le sue parole e le immagini delle ombre vestite di nero che arrivano dal Medio Oriente.
Dopo la Primavera araba, la caduta dei regimi e la vittoria degli islamisti, si è moltiplicato il numero di donne velate che coprono il corpo e lo imbruttiscono per
non indurre in tentazione gli uomini.
Sono felice di essere nata in Occidente. Sono fortunata. Lunga vita alla moda che è libertà. Poi alla sfilata di Givenchy mi sono sentita orgogliosamente italiana.
Givenchy è un marchio francese, ma dal 2005 lo disegna il pugliese Riccardo Tisci. A Parigi, Tisci ha dato vita a un grande show, un concerto-défilé con 54 uscite e tre top model, Isabeli Fontana, Mariacarla Boscono, Bianca Balti, di origini italiane o italianissime.
Quando il pubblico
ha applaudito con urla da stadio, ho avuto
la stessa sensazione di quando vinciamo
una medaglia d’oro alle Olimpiadi. Viva la moda che è continua invenzione.
© Riproduzione riservata
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