Kate Winslet: «L’altra parte di me»
I premi vinti e le prime rughe. I figli avuti da tre uomini diversi e l’ultimo film accanto al sex symbol Michael Fassbender. L’attrice inglese parla a Grazia della donna che è in pubblico e di quella che vuole tenere privata. «Perché», dice, «è lontano da tutto
che ho trovato la mia felicità»
Quando mi guardo allo specchio, noto rughe diverse. Non sono più quelle che avevo la mattina e che sparivano in due ore, adesso rimangono». Kate Winslet mi racconta così il passaggio dei 40 anni, ma la cosa non la impensierisce. La metafora scelta dal mensile maschile Esquire per definirla, “un pezzo di bacon inglese di qualità in un mare di scemenza hollywoodiana al silicone”, non sarà particolarmente chic, ma rende bene l’idea.
Winslet è uno dei più grandi talenti in circolazione. Un’attrice di sostanza che ha girato più di 30 film, vinto un Oscar, tre Golden Globes, un Emmy e persino un Grammy (gli Oscar americani della musica). Ma è anche una donna con una vita reale altrettanto vissuta: si è sposata tre volte, con i registi Jim Threapleton e Sam Mendes, e con Ned Rocknroll, suo attuale marito, nipote del magnate del Gruppo Virgin Richard Branson. Sono i tre uomini da cui ha avuto i suoi tre figli, Mia, 15 anni, Joe, 12, e Bear, 2. Chi la conosce dice che Kate si sveglia tutte le mattine alle sei, nella casa di campagna nel Sussex inglese, prepara la colazione per la famiglia e veste i bambini per portarli a scuola.
Viene facile immaginarla efficiente e sicura di sé come Joanna Hoffman, la manager del marketing dell’azienda informatica Apple che interpreta nel film Steve Jobs (nelle sale dal 21 gennaio), che agli ultimi Golden Globes è arrivato con 4 nomination. Una, naturalmente, per la straordinaria performance di Kate: «Quel ruolo non mi è arrivato da chissà dove, sono andata a prendermelo», dice subito lei. L’attrice inglese era in Australia a girare il film The Dressmaker (nelle sale in aprile), quando ha sentito da una make up artist che il regista Danny Boyle stava per dirigere un film con Michael Fassbender nei panni di Steve Jobs, il leggendario fondatore di Apple e papà dell’iPhone. Dopo vari tentativi di ottenere il copione, tutti falliti, Kate scopre che c’è un ruolo femminile da interpretare e chiede a suo marito di andare a comprarle una parrucca bruna. Si toglie il trucco, indossa un paio di occhiali, si pettina nel modo più simile a Joanna Hoffman e scatta foto che spedisce via email al produttore del film, Scott Rudin. Questi le gira a Boyle, che non riconosce subito l’attrice e, pochi giorni dopo, le spedisce il copione.
Che sensazione ha provato, quando ha finalmente preso in mano quella sceneggiatura?
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