Eva Riccobono: «Ragazze, amatevi!»
«Non diventerai mai nessuno». «Non sei abbastanza sexy». «Hai un cattivo carattere». Come tante donne anche Eva Riccobono è cresciuta ascoltando le critiche più gratuite. Finché ha capito che senza autostima non si arriva da nessuna parte. E a insegnarglielo sono state Kate Moss e Lady Gaga
La bellezza non è tutto, ti dici. Poi incontri per un’intervista Eva Riccobono, una specie di dea diafana alta 1 metro e 80 per 61 chili di peso, 33 anni, incarnato di porcellana, visino-perfetto-ovale, occhioni blu e bocca di rosa, mamma di Friburgo, papà di Palermo, oggi residente a Londra. E ti chiedi: che cos’altro ti serve quando sei così? Modella (per Armani, Alexander McQueen, Dolce & Gabbana, Vivienne Westwood) attrice (Grande, grosso e Verdone, E la chiamano estate, Passione sinistra, La vita oscena, Io che amo solo te) e mamma-con-bimbo-meraviglioso (Leo, un anno e mezzo) avuto con il compagno Matteo Ceccarini, musicista, dj, compositore e sound designer, Eva, anche se non vuole, sembra fatta per suscitare nelle altre donne un pizzico d’invidia. Nel mio caso, in realtà, si tratta più di uno tsunami, ma quando la vedo entrare con il passeggino da Bertie and Boo (il caffè-nursery per le mamme dei bimbi del quartiere di Battersea, dove abbiamo appuntamento), dimentico tutto e sorrido teneramente. La riconosco in lontananza dal codino biondo che ha in cima alla testa. Fa un freddo esagerato e lei indossa cappotto, salopette di jeans con maglietta bianca, collant anti-gelo e stivaloni di gomma.
«Arrivo», mi dice. Parcheggia Leo nella nursery e si siede al mio tavolo: cappuccino alla soia per lei, caffè americano per me.
Capello corto, eh? Fiumi d’ inchiostro sono stati versati su questo evento: “Riccobono ci dà un taglio”.
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