Eva Herzigova: la conquista della bellezza
Le insicurezze nonostante una vita sotto i riflettori. L’ossessione di voler essere una madre modello per i suoi figli. L’istinto di non fermarsi mai. La top model musa di Dior e simbolo di una generazione mostra a Grazia il suo lato meno conosciuto
Non si è mai capito se fosse una storia vera o una leggenda metropolitana, come quella dei coccodrilli nelle fogne. Erano gli Anni 90 e sugli enormi cartelloni pubblicitari delle principali città italiane a un certo punto comparve il volto, ma soprattutto il fisico, di Eva Herzigova. Ammiccando non poco, la bella Eva svestita solo di un reggiseno nero invitava gli uomini - hello boys! - a guardarla negli occhi.
Non si è mai scoperto se fosse parte della (geniale) campagna pubblicitaria, ma le cronache dell’epoca parlarono di un aumento degli incidenti automobilistici in prossimità dei suddetti cartelloni: Eva faceva sbandare. E non era solo un modo di dire. Per guardarla (negli occhi o nel décolleté, a questo punto poco importa) i malcapitati andavano a cozzare contro l’automobile davanti. Sono passati più di 20 anni, e quel manifesto è ancora considerato una delle pubblicità più efficaci di sempre. E forse non è un caso se la Herzigova di oggi sorride di nuovo - molto più composta, come si addice ai suoi fantastici 42 anni - da un gigantesco cartellone pubblicitario per Dior Capture Totale, la crema di cui è testimonial. Da ipersexy a bellezza rassicurante. Dal reggiseno di pizzo nero alla crema antietà.
Se anche le top model seguono una parabola, quella di Eva - arrivata a Parigi dalla Cecoslovacchia nel 1989, l’anno della caduta del muro di Berlino - non potrebbe essere più emblematica. Anche la sua vita privata, in fondo, lo è: come ogni modella della sua generazione negli Anni 90 ha sposato un musicista, Tico Torres, batterista di Bon Jovi da cui ha presto divorziato per risposarsi con un miglior partito, Gregorio Marsiaj, imprenditore torinese che si divide tra l’Italia e l’Inghilterra. Insieme dal 2006, i due hanno tre figli George, 8 anni, Philip, 4, e Edward, 2, e da anni vivono a Londra. Per quanto più posata e più tranquilla di quella sfrenata degli anni che furono, la vita di Eva è sempre al top. In quasi 30 anni di carriera ha dimostrato di sapere fare tutto, è diventata una delle top model più conosciute al mondo, ha tentato la via del cinema (L’amico del cuore di Vincenzo Salemme, I colori dell’anima: Modigliani diretta da Mick Davis e Cha cha cha, con la regia di Marco Risi), ha dimostrato di cavarsela bene come conduttrice televisiva di Project Runway. Ed è rimasta indubbiamente bellissima. Certo, i tempi degli incidenti stradali sono finiti e il testimonial delle foto in mutande e reggiseno ora ce l’hanno le varie Belén, ma Eva è stata la prima e sarà sempre ricordata come la top da cui tutte hanno copiato: il posto nei libri di storia della moda ce l’ha lei, mica le altre. E ora che devo intervistarla parto proprio da qui e dal tempo che è passato.
Qual è la sua idea di bellezza oggi rispetto a quando aveva 20 o 30 anni?
Leggi il resto dell’intervista sul numero di Grazia in edicola questa settimana
© Riproduzione riservata