Una lettrice mi scrive: «Sono una single, ho avuto un paio di fidanzati “seri”, ma poi, non so spiegare perché, è finita. Lavoro, vivo, sono felice. Devo proprio volere un uomo?».
Luisa F. ha 36 anni, un ottimo lavoro, una bella famiglia che le vuole bene e tanti amici, ma non ha un amore. E questo la fa sentire strana, diversa, forse addirittura malata. Quindi, prima di rivolgersi a uno specialista con cui chiarire le cause di quella che lei chiama la sua “anaffettività” (?), ha pensato bene di scrivere a me che, sono parole sue, “avendo avuto due mariti, di queste cose dovrebbe capirne”.
Ho il dubbio che Luisa non esista e che qualcuno si sia divertito alle mie spalle, ma va bene lo stesso, il tema è di quelli su cui vale sempre la pena di riflettere, soprattutto a partire dai dati che danno i single in crescita in tutto il mondo. Per avere qualche informazione e qualche spunto in più parto da Internet.
Ingenuamente digito “ricerca single” e invece del solito sondaggio piombo in un mondo di siti-annunci-indirizzi-anime gemelle sterminato e inquietante, dove, subito dopo averti chiesto se sei uomo o donna, ti assaltano con una serie di domande che vanno dal film al sex toy preferito...
Finalmente trovo uno studio proprio sulla parola single: per il 67 per cento delle donne ha una valenza positiva, per gli uomini scende a 52 (che facciano più fatica a vivere da soli?). Il termine zitella è definitivamente bocciato (e ci mancherebbe altro) e anche scapolo pare ormai obsoleto. A che età ci si può definire single?
Dopo i 18 anni, spiegano salomonicamente gli intervistati, e fino alla morte (!?)... Vantaggi e svantaggi? Non so perché la stragrande maggioranza trova così significativo poter disporre liberamente... del telecomando della tv. So benissimo di cosa si parla, intendiamoci, perché anche per me la gestione della serata televisiva è un campo di battaglia sempre aperto, ma non pensavo che fosse diventato così simbolico.
Il negativo del non essere in coppia sta invece molto nel fatto che i supermercati trascurano le porzioni da uno. Qualche romantica scrive che le piacerebbe condividere ben più di un piatto di insalata, ma viene zittita dagli altri come un’utopista. Non ho capito granché dello stato delle cose, quindi interpello qualche amica single.
Alla prima pongo la questione del sesso. Il mercato libero è, per sua natura, mi spiega, più ricco e variegato di quello vincolato (la mia amica fa il manager e si vede). «Ci stavo pensando in questi giorni» esordisce l’altra «vivere senza un uomo è dura...».
Mi preparo al peggio, lei ha da poco superato i 40 anni: l’orologio biologico si fa sentire, penso, mentre l’amica conclude: «Sono tre mesi che devo appendere un quadro...». Non ho cuore di dirle che mio marito non cambia neanche le lampadine.
«Per vivere bene da sole» mi spiega l’ultima «ci vuole talento: energia, creatività, buon carattere». Se è per questo, anche per vivere in due!
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