Anna Todd: «E dopo sono finita a Hollywood»
Con la saga After Anna Todd ha venduto milioni di libri raccontando l’amore tra una ragazza egoista e un tipo arrogante. E, ora che esce il suo nuovo romanzo, la scrittrice spiega a Grazia come immagina il film che sarà tratto dalle sue storie
Camicia azzurra, jeans strappati e sandali sportivi, trucco leggero e unghie arcobaleno: più che un’autrice di bestseller, Anna Todd ha l’aria di una studentessa universitaria in libera uscita. Non si atteggia a diva, ma potrebbe, considerati il milione di copie vendute soltanto in Italia, il miliardo di lettori conquistati sulla piattaforma web Wattpad e l’accoglienza da stadio ricevuta dai fan italiani nei giorni scorsi. La 27enne autrice della saga After (Sperling & Kupfer), fenomeno editoriale planetario in cinque romanzi, risponde sorridente a ogni tipo di domanda, smentendo così chi la dipingeva super riservata.
Todd è diventata un caso grazie a una “fan fiction”, ovvero a un racconto che ha alla sua base dei personaggi realmente esistenti. O quasi: la storia d’amore raccontata nei romanzi di After ha per protagonista un ragazzo che somiglia molto a Harry Styles degli One Direction.
Incontro Anna a Milano, durante la presentazione di Before, il nuovo capitolo della saga che riporta i protagonisti Tessa Young e Hardin Scott a quando erano dei perfetti sconosciuti.
Stavolta, il punto di vista è principalmente quello di lui: «Raccontare una storia dal punto di vista maschile è stata un’esperienza sorprendente: m’immaginavo di sudare sette camicie per entrare nella testa di un uomo, invece è stato semplicissimo e mi sono divertita da matti», spiega l’autrice, mentre sorseggia un cappuccino.
È stato più facile arrivare all’ultima pagina di After o di Before?
«Ho seguito percorsi differenti, eppure la stesura è filata liscia in entrambi i casi, per fortuna. La serie After era nata d’impulso, avevo sviluppato la trama giorno per giorno per internet, senza un progetto alle spalle. Before, al contrario, aveva già un intreccio da cui partire, un piano di lavoro preciso e un contratto con un editore prestigioso. Un po’ di pressione l’ho avvertita, ammetto, ma mi è servita a restare concentrata e a rispettare la data di consegna delle bozze».
In un lampo è passata dall’anonimato alla fama: il successo l’ha sicuramente cambiata. In che modo?
«No, non credo di essermi montata la testa. Frequento gli amici di sempre e continuo a tenere sotto controllo il conto in banca».
Anche la sua vita è la stessa?
«Quella no, è in rivoluzione perpetua. Ormai trascorro più tempo in aereo che sulla terraferma. Non ho mai viaggiato tanto come negli ultimi due anni. Ma per me è un’ottima occasione per scoprire nuove realtà».
C’è qualcosa che rimpiange della vecchia vita?
«Sento molto la mancanza della mia famiglia, senza dimenticare il mio cane. Quando mi sveglio da questa parte dell’Oceano, penso sempre alle nostre passeggiate mattutine: non esiste modo migliore per iniziare la giornata. Poi, in ogni momento mi viene in mente mio marito Jordan: sono passati otto anni dalle nozze - mi sono sposata un mese dopo il diploma, eravamo fidanzati da un anno - eppure l’amore tra noi non è diminuito».
Qual è il vostro segreto?
«Secondo me bisogna seguire due regole: accettare chi si ha accanto per ciò che è, senza cercare di modificare carattere o comportamento, e venirsi incontro. Anche nelle piccole cose: una sera si guarda il film che sceglie lei, un’altra si va al bar con gli amici come preferisce lui. Non è difficile».
Ha preso spunto da voi due per creare i dialoghi dei suoi romanzi?
«No, per carità. Hardin, il protagonista, è il classico ragazzaccio e i tipi arroganti e vanitosi non mi affascinano. Il mio Jordan è l’opposto: premuroso e sensibile. Per quanto mi riguarda, spero di non somigliare mai a Tessa: lei è troppo concentrata su se stessa, è convinta di avere sempre ragione e sputa sentenze a destra e a manca. Una stronza, insomma».
Come mai due personaggi dal carattere poco raccomandabile sono diventati degli eroi per milioni di lettrici?
«Non lo so, non credevo nemmeno che raccontare le loro vite si sarebbe trasformato in un mestiere vero e proprio».
Ricorda il giorno in cui tutto è cominciato?
«È stato un gioco: scrivevo sullo smartphone mentre ero in coda alla cassa del supermercato o seduta nella sala d’attesa dal dentista. Leggere è la mia grande passione da quando ero piccola e la scoperta di Wattpad mi ha aperto un mondo: prima ho iniziato a divorare racconti, poi mi sono messa a pubblicare online qualche paragrafo di After. Sono stati i commenti positivi che ricevevo in diretta a spingermi a continuare. All’inizio rispondevo a tutti, a costo di impiegare ore, poi i tweet si sono moltiplicati per cento, per mille, e ho dovuto rinunciare».
A lei è capitato di lasciare commenti positivi a un autore?
«Certo, sono parecchie le persone che apprezzo. Se devo nominarne una, scelgo Ali Novak: la sua opera prima The Heartbreakers (uscito in Italia per Sperling & Kupfer, ndr) è una bomba, ve la consiglio».
Before si apre con la dedica: “A tutti i miei fantastici lettori, che mi ispirano più di quanto possano immaginare”. Che rapporto ha con loro?
«Mi caricano di energia e mi stimolano a cercare idee nuove. Alcuni, poi, sono diventati miei amici: ho scambiato il numero di telefono con diverse ragazze e con cinque che abitano come me ad Austin, in Texas, mi incontro per fare due chiacchiere. Approfitto sempre per chiedere un parere sui miei libri: del gruppo fanno parte sia 20enni sia over 40, che mi suggeriscono punti di vista diversi su cui lavorare».
È vero che sogna Hollywood?
«Traslocheremo a Los Angeles in estate: vivere lì mi tornerà utilissimo quando inizieranno le riprese del film tratto da After, nel 2017. Io ricoprirò il ruolo di consulente e sarò spesso sul set, invece il cast non è ancora stato definito».
Ha già in mente dei nomi?
«Sì, ma non sono superstar. Secondo me quelli giusti per interpretare Hardin e Tessa sarebbero Daniel Sharman e Indiana Evans» (lui viene dalla serie tv The Originals, lei da Secrets and Lies).
Ha intenzione di aggiungere capitoli alla saga?
«Ne pubblicherò due che ruotano intorno alla figura di Landon, il migliore amico di Tessa. Poi tornerò a raccontare l’amore, ma con personaggi nuovi di zecca».
Un’ultima curiosità: Harry Styles, degli One Direction, ovvero il musicista a cui è ispirato Hardin Scott, l’ha contattata per ringraziarla del tributo?
«Macché, non l’ho mai incontrato. Vuole la verità? Meglio così: un idolo è tale se resta irraggiungibile».
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