Sostenibilità e innovazione: i “dolci segreti" dell'unico zucchero 100% italiano
Non tutti sanno che tra le eccellenze food del Made in Italy c’è anche lo zucchero. E sono in pochi a conoscerne la provenienza.
Per fare lo zucchero in Italia ci vuole la barbabietola, una semplice radice tuberosa dalla storia affascinante. La storia di una filiera autentica, che la mette al centro dell'agricoltura italiana sin dal XIX secolo.
Ma da sola anche la barbabietola non è sufficiente: per fare uno zucchero eccellente, infatti, ci vuole rispetto, per la terra, l'ambiente e per le persone.
Si scopre così che dietro a un cucchiaino di zucchero c’è un mondo di “dolci segreti”. Per scoprirlo basta seguire l’attività di Italia Zuccheri, l’unico produttore nazionale, presente sul mercato con i marchi Italia Zuccheri e Nostrano.
Il marchio riunisce oltre sette mila aziende agricole, di cui quattromila organizzate in cooperativa e distribuite in sette regioni italiane: dall’Emilia Romagna al Veneto, dalle Marche alla Lombardia, dall’Umbria al Friuli-Venezia Giulia, sino al Piemonte.
Rispetto del territorio e sguardo al futuro
L’impegno della cooperativa inizia con le coltivazioni di barbabietola da zucchero, che assorbono ingenti quantità di anidride carbonica contribuendo alla lotta contro i gas serra e all'equilibrio ambientale, e continua fino alla tavola.
Oltre che virtuosa in termini di emissioni di gas serra, la coltura della barbabietola è “miglioratrice” perché grazie alla sua capacità di rilasciare elementi nutritivi organici e minerali nel terreno, la radice è in grado di arricchire i campi dopo la raccolta e, se introdotta nel processo di rotazione, di ridurre sensibilmente l’impatto ambientale dell’attività agricola.
Italia Zuccheri ha anche avviato la prima filiera biologica di barbabietola da zucchero su vasta scala, estendendola a diverse regioni italiane, contribuendo così a una coltivazione più sostenibile che copre circa 1500 ettari.
Così la materia prima seminata, raccolta e lavorata in Italia dà vita a una filiera corta e controllata, con in più un rilevante risparmio energetico.
Circular economy e precision farming
Ci sono anche altri motivi che fanno dello zucchero cento per cento italiano un’eccellenza food del Belpaese.
Tra questi, l’adozione da parte della cooperativa di soluzioni digitali e tecnologie avanzate, per una produzione ecologica, certificata da enti esterni e orientata verso una sostenibilità sociale, ambientale ed economica.
Italia Zuccheri, infatti, promuove l'economia circolare sfruttando al massimo ogni virtù e componente della barbabietola: dal recupero dell'acqua al riutilizzo del melasso e delle polpe per la produzione di energia elettrica e in un futuro prossimo anche biometano.
A cui si aggiungono sistemi di gestione agricola che consentono un monitoraggio costante e una maggiore efficienza nell’uso delle risorse (precision farming). Come, ad esempio, l’adozione di robot agricoli alimentati a luce solare, che seminano e sarchiano in autonomia, e sono guidati da sistemi satellitari capaci di ”ricordare” dove è stata seminata la pianta ed eseguire, a distanza di tempo, un diserbo meccanico senza danneggiare la barbabietola.
Ma l’innovazione risiede anche nel cuore della terra. La cooperativa incentiva modelli basati su periodi di semina differenziati, per andare incontro alle esigenze delle aziende. Inoltre, promuove lo sviluppo di coltivazioni più tolleranti, capaci cioè di resistere a fitopatogeni e a condizioni climatiche avverse.
Equità e inclusività al centro
Dai campi al prodotto, l’impegno di Italia Zuccheri passa anche dall’attenzione per i propri soci agricoltori, a cui garantisce una remunerazione equa e sostenibile e una progressiva eliminazione del gender gap.
Per questo scegliere zucchero 100% italiano è importante per l’ambiente, l’economia e la società.
Uno zucchero “differente”
Il risultato finale è uno zucchero che porta con sé tutti i valori di Made in Italy e di filiera corta, il tutto racchiuso in un pack altrettanto buono perché realizzato in carta riciclabile.
Sono due le referenze di riferimento della cooperativa: Nostrano è il primo e unico zucchero grezzo di barbabietola, ideale per i consumatori che sono alla ricerca di uno zucchero dall’aroma deciso, che sia anche l’alternativa 100% italiana al grezzo di canna.
E poi c’è Semolato 100% italiano, perfetto per tutti coloro che prediligono il gusto dello zucchero classico senza rinunciare ai benefici di un prodotto di provenienza locale e 100% Made in Italy.
Donne e agricoltura: una vocazione naturale
Propensione all’innovazione e alla sostenibilità, capacità di adattamento e multifunzionalità appartengono all’universo femminile. Tutte caratteristiche confacenti al lavoro in agricoltura, come dimostrano i dati dell’ultimo rapporto WWF presentato nel 2020: in Italia il 32% delle imprese agricole censite è gestito da donne. Oggi anche con il sostegno di Italia Zuccheri-Coprob, punto di riferimento della bieticoltura italiana anche per le donne che hanno scelto di aprirsi a nuove opportunità.
“Mi dicevano di stare a casa e badare ai figli. Io invece mi sono laureata in agraria e ho avviato da sola la mia azienda con un ettaro di terra in affitto mentre oggi sono arrivata a coltivarne 14, tutti in agricoltura sostenibile”. Paola Franceschin, dell’omonima azienda agricola di Piove di Sacco (PD)
“Da 3 anni gestisco da sola 120 ettari di azienda, 30 dei quali destinati al biologico. Grazie a tanta buona volontà e al supporto dei soci di Italia Zuccheri-Coprob il mio percorso è proseguito con numerose soddisfazioni”. Barbara Barone, azienda agricola La Favorita a Crevalcore (BO)
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