Givenchy per Isabelle Huppert
Il binomio moda e cinema è di quelli inscindibili: ne sono la dimostrazioni gli abiti di scena che enfatizzano le caratteristiche dei personaggi, come i look dei film retrò fonte continua di ispirazione per i designer d'oggi.
Si può immaginare Audrey Hepburn senza il suo prezioso tubino di Hubert de Givenchy? o Richard Gere senza i suoi completi greige di Armani? restando nelle visioni più attuali basta pensare agli irresistibili outfit di Sarah Jessica Parker-alias Carrie Bradshow- in Sex and the City o le mise malinconico borghesi di Jil Sander portate dalla finta algida Tilda Swinton nella pellicola di Luca Guadagnino "Io sono l'amore".
Mentre le sfilate ci portano a creare whish-list mentali e ci fanno viaggare in là col tempo, in una pellicola la visione di un'abito di collezione crea un desiderio retroattivo, dove tanto è impossibile l'acquisto immediato, nulla ci vieta la ricerca nel vintage!
La collezione invernale della stagione scorsa di Riccardo Tisci, magico designer di Givenchy, è stata portata sugli schermi da Isabelle Huppert protagonista del film ‘Mon pire cauchemar’ di Anne Fontaine.
L'attrice francese, che per l'occasione ha interrotto la sequenza che la vede protagonista di pellicole drammatiche, indossa (non solo in alcune scene, ma anche sulla copertina del film), un abito fasciante in cadi nero con collo di raso a contrasto.
Moda- cinema, cinema-moda: è un caso che la regista Anne Fontaine abbia diretto anche la pellicola "Coco avant Chanel"?!. (Gaia De Vecchi)
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