Twin Peaks 3: guida pratica alla terza stagione
Twin Peaks torna dopo 26 anni d’assenza dal piccolo schermo: vi diamo una breve guida per rituffarvi come si deve nella serie culto degli anni Novanta
La terza stagione di Twin Peaks arriva in Italia il 26 Maggio su Sky Atlantic (i primi due episodi sono stati visibili in contemporanea con la messa in onda americana già nella notte tra il 21 e il 22 in versione originale sottotitolata).
I due storici creatori, David Lynch e Mark Frost, sono riusciti a far trapelare pochissimo su questo revival, di cui sappiamo solamente che ha 18 episodi, che ha un cast complessivo di 217 elementi tra cui quelli della serie originale (da Kyle MacLachlan a David Duchovny) e nuove big stars del calibro di Naomi Watts, Tim Roth, Amanda Seyfried, Monica Bellucci - solo per citarne alcuni - e che è legato in qualche modo al passato.
«Sta accadendo di nuovo» è l’unico accenno a una possibile trama rilasciato nell’ultimo teaser Showtime datato 17 febbraio 2017: lo hanno preceduto esclusivamente video atti a creare aspettativa tramite l’evocazione di elementi iconici di «Twin Peaks» come caffè, donuts e paesaggi.
Per capirci di più, ormai tanto vale aspettare. Nel frattempo ci siamo fatti un ripassino riguardando le due stagione andate in onda fino a oggi - la prima da 8 e la seconda da 22 episodi - per un totale di più di 24 ore no stop di visione.
Solidali con chi, invece, non ce l’ha per le scatole, abbiamo preparato un breve riassunto di dove siamo rimasti nel 1991 in modo da non arrivare impreparati all’atteso evento.
Chi ha ucciso Laura Palmer?
Il punto di partenza della serie è il ritrovamento del cadavere della giovane Laura Palmer (Sheryl Lee) e le successive ricerche annesse da parte dell’agente speciale Cooper (Kyle MacLachlan) insieme alla polizia locale capitanata dallo sceriffo Truman (Michael Ontkean).
Se le indagini sull’omicidio rimangono il focus della prima stagione, dalla seconda capiamo che la trama è stata portata a un livello più alto d’analisi, arrivando a toccare elementi a carattere mistico, paranormale, fantascientifico e psicologico.
È nella seconda stagione, infatti, che l’agente Cooper viene a conoscenza della Loggia Nera, un mondo extradimensionale in bilico tra vita e morte, dove i concetti di tempo e spazio sono relativi, “un posto di un potere quasi inimmaginabile, pieno di forze oscure e segreti maligni” (dice il personaggio di Windom Earle durante la seconda stagione), in cui incontra la ‘controfigura’ di Laura Palmer che gli annuncia un «ci vediamo tra 25 anni».
Non a caso, la comunicazione del sequel attraverso quella d’inizio riprese è stata fatta nel dicembre del 2015.
L’agente Cooper e gli altri personaggi
Al centro delle due stagioni di «Twin Peaks» troviamo la magnifica figura dell’agente Cooper.
Con l’intelligenza di Sherlock Holmes e la mancanza di preconcetti di un bambino, Cooper (Kyle MacLachlan) ama il caffè e la torta di ciliegie, è un uomo integro, che ama affidarsi anche a metodi non convenzionali d’indagine, come il caso o il sogno.
Attorno a lui una serie di personaggi che hanno fatto storia: quelli più legati all’ambiente di Twin Peaks e a Laura Palmer come la sua famiglia e gli amici Donna Hayward, Bobby Briggs, Audrey Horne e suo padre Benjamin, Shelly Johnson, l’agente Truman… e quelli che invece accentuano la chiave surreale della fiction come la Signora Ceppo (Catherine E. Coulson), il Gigante (Carel Struycken) o Il Nano (Michael J. Anderson).
Antagonista di Cooper è Bob (Frank Silva), entità maligna che si incarna in varie personalità della città di Twin Peaks, facendo compiere loro azioni malvagie come omicidi. (Attenzione spoiler per chi sta vedendo ora le serie) L’ultimo episodio della seconda stagione, ci mostra come Bob sia riuscito a impossessarsi dell’agente Cooper. La terza serie partirà da qui?
Il cult anni Novanta
La foto di Laura Palmer prima del ballo della scuola e poi quella di lei cadavere avvolta in un telo di plastica sono note anche a chi non ha mai visto una puntata della serie, così come lo sono le note della sigla firmate Angelo Badalamenti.
«Twin Peaks» è stata un cult degli anni Novanta perché ha portato qualcosa di nuovo in tv, sia dal punto di vista narrativo sia cinematografico: il concetto di thriller associato al mistero, la creazione di personaggi assurdi come quello della Signora Ceppo, del Gigante o del Nano, un’idea completamente nuova della malvagità tradotta nella figura dell’incatturabile Bob, atmosfere e luoghi sospesi, sequenze oniriche, l’assenza di una successione puntuale causa-effetto degli eventi, un mix ben dosato di dramma e commedia.
Le piccole ossessioni dei suoi protagonisti (il caffè, le ciambelle, la torta di ciliegie) e quelle di David Lynch (il colpo di scena finale ad ogni puntata, la simbologia, i luoghi-non luoghi) hanno fatto scuola anche negli anni a venire sia in materia di genere sia in quella di serie tv.
I gufi non sono quello che sembrano: il mistero
L’idea di David Lynch e di Mark Frost dietro alla creazione di «Twin Peaks» era quella di una serialità pressoché infinita attorno al concetto di mistero.
«È un mistero che porta con sé altri misteri»: è questa la risposta data da Lynch alla domanda su come riassumerebbe «Twin Peaks» a chi non lo ha mai visto.
Chi ha guardato la serie negli anni Novanta, d’altronde, non può dimenticare l’angoscia legata a situazioni e atmosfere, l’inquietudine provocata da alcuni personaggi e la paura tenuta accesa da una costante suspence.
Farlo oggi non è la stessa cosa, vi assicuriamo, anche se la genialità del prodotto è ancora riconoscibile.
Il mistero, in «Twin Peaks», viene sviluppato sia ad un superficiale livello di genere - parte come un tradizione thriller/poliziesco - sia ad un più profondo livello di sviluppo narrativo nella presenza di universi paralleli e indagini ad essi legate.
Cosa aspettarsi dalla terza stagione
Come anticipato, la terza stagione è un sequel, quindi ci aspettiamo di rincontrare i nostri eroi di un tempo e di andare avanti con la storia.
Immaginiamo che sia impossibile riprenderla esattamente da dove l’avevamo lasciata nella seconda stagione, però, visto che i suoi protagonisti sono palesemente invecchiati.
Alcuni raccordi con gli episodi andati in onda tra il 1990 e il 1991 potrebbero essere la citata frase di Laura Palmer «Ci vediamo tra 25 anni» e la comparsa di Cooper vecchio presso la Loggia Nera sul finale.
L’autore Mark Frost ha rivelato inoltre che nell’ultima stagione verranno svelati molti dei misteri su cui i fan si sono accigliati fino ad oggi.
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