Venezia 80: tutto quello che c'è da sapere sulla mostra del cinema!
Mancano pochi giorni all’inaugurazione dell’80a Mostra d’Arte Internazionale Cinematografica, la kermesse che ogni anno per dieci giorni trasforma il Lido di Venezia nella capitale del cinema mondiale.
Archiviata l’emergenza pandemica, il direttore del festival Alberto Barbera ha dovuto affrontare un’altra grande sfida: lo sciopero degli attori e degli sceneggiatori di Hollywood, proclamato a pochi giorni dalla conferenza ufficiale di presentazione della Mostra.
Per alcune settimane si è paventata l’ipotesi di un festival senza film americani, ma fortunatamente il cinema a stelle e strisce non ha dato forfait e la line-up, annunciata come di consueto a fine luglio, si prospetta estremamente ricca ed eterogenea. Mancheranno molte grandi star hollywoodiane, ma grazie alle tante produzioni indipendenti ed europee il tappeto rosso non sarà deserto. Parola del direttore!Gli Italiani in gara a Venezia
Il tanto atteso Challengers di Luca Guadagnino con la superstar Zendaya avrebbe dovuto aprire la Mostra, ma l’assenza sul red carpet del cast a causa dello sciopero ha convinto i produttori a disertare il festival e posticipare l’uscita in sala della sexy rom-com sul tennis ad aprile 2024.
Al suo posto è stato scelto Comandante di Edoardo De Angelis con Pierfrancesco Favino nei panni di Salvatore Todaro, eroico ufficiale di un sottomarino durante la Seconda Guerra Mondiale. L’attore, amatissimo da pubblico e critica, è atteso al Lido mercoledì 30 agosto per la serata inaugurale.
Oltre a De Angelis, l’Italia schiera il tanto atteso Io capitano di Matteo Garrone, odissea di due giovani africani partiti dal Senegal per raggiungere l’Europa. Dopo aver visto il trailer, ci aspettiamo un’opera commovente che colpirà al cuore gli spettatori del Lido e quelli che lo vedranno nelle sale cinematografiche dal 7 settembre.
Saverio Costanzo torna in concorso a Venezia dopo Hungry Hearts con Finalmente l’alba, dramma in costume ambientato nella Cinecittà degli anni '50 con un variegato cast internazionale: Lily James, Willem Dafoe e Joe Keery (Steve di Stranger Things!).
E ancora Lubo di Giorgio Diritti, adattamento cinematografico de “Il seminatore” di Mario Cavatore con il divo tedesco Franz Rogowski e Adagio di Stefano Sollima, poliziesco con Toni Servillo, Valerio Mastandrea e di nuovo Pierfrancesco Favino.
Chiude la selezione italiana Enea, opera seconda di Pietro Castellitto, che si preannuncia ancora più ambiziosa e sorprendente de I predatori. Nel cast, oltre al regista, anche l’astro nascente Benedetta Porcaroli.
Tutti i film in concorso a Venezia
Tra i film più attesi c’è sicuramente Poor Things di Yorgos Lanthimos. Il regista greco ritrova Emma Stone dopo La favorita per raccontare la storia di Bella Baxter, una giovane donna riportata in vita da uno scienziato. Il film, ambientato in epoca vittoriana, promette grandi interpretazioni, contenuti sessuali espliciti e scene disturbanti. Non vediamo l’ora di vedere questa Frankenstein in gonnella!
Tanti i grandi ritorni al Lido: David Fincher (che mancava da Venezia dai tempi di Fight club!) con The Killer, thriller tesissimo con protagonisti Michael Fassbender e Tilda Swinton. L’argentino Michel Francoche dirige Jessica Chastain in Memory (trama 100% top secret!) e Bradley Cooper, regista e interprete di Maestro, biopic su Leonard Bernstein e il suo rapporto con la moglie Felicia Montealegre.
Hype alle stelle anche per il ritorno in laguna di Sofia Coppola - già Leone d’Oro con Somewhere nel 2010 - che in Priscilla adatta il memoir dell'ex moglie di Elvis Presley. Rumours dicono che sarà una sorta di “Maria Antonietta ambientato nei Sixties”. La regista più amata dalle millennial è attesa lunedì 4 settembre e speriamo che ad affiancarla sul red carpet ci siano i due giovani interpreti Jacob Elordi, star di Euphoria, e Cailee Speany.
Oltre Priscilla, la quota femminile è rappresentata da Origin di Ava DuVernay, prima regista afroamericana in concorso alla Mostra e affermata autrice di film, serie tv e documentari focalizzati sui diritti civili della popolazione nera statunitense. Dalla Polonia due opere di lotta per la libertà: Kobieta Z… (Woman of) di Małgorzata Szumowska racconta la vita di una donna transgender in un paese sempre più omobitransfobico e Zielona granica (Il confine verde), storia di immigrazione girata in semi-clandestinità da Agnieszka Holland. Infine Holly della regista belga Fien Troch, con protagonista una teenager dotata di poteri extrasensoriali.
Giovedì 31 agosto sarà il giorno dell’adrenalinico Ferrari di Michael Mann con Adam Driver e Penélope Cruz impegnati nei ruoli di Enzo e Laura Ferrari e l’atteso El Conde di Pablo Larraín. Il grande regista cileno torna a raccontare la storia del suo paese con i toni della commedia nera, trasformando il dittatore Augusto Pinochet in un vampiro di 250 anni che continua a succhiare il sangue dei cileni.
Il 3 settembre riflettori puntati su Léa Seydoux: la diva francese è protagonista di La bête, melodramma fantascientifico liberamente ispirato a un racconto di Henry James e diretto da Bertrand Bonello.
Dalla Francia anche il dramma sentimentale Hors-saison di Stéphane Brizé con la nostra Alba Rohrwacher e soprattutto Dogman di Luc Besson (regista di Léon, Il quinto elemento), storia di un bambino vittima di violenza che troverà la salvezza grazie all’amore dei suoi cani. Si parla già di probabile Coppa Volpi per il protagonista Caleb Landry Jones. A contendersi il Leone d’Oro saranno anche Evil does not exist di Ryusuke Hamaguchi, una delle voci più importanti del cinema giapponese contemporaneo e già vincitore del premio Oscar con Drive My Car, Bastarden di Nikolaj Arcel con Mads Mikkelsen e Die Theorie von Allem, un bizzarro thriller fisico-quantistico tedesco in bianco e nero diretto da Timm Kröger.Gli altri titoli da non perdere nella sezione Fuori Concorso
Altri titoli da non perdere rientrano nella sezione Fuori Concorso: Hit Man di Richard Linklater con un’irresistibile Glen Powell (Top Gun Maverick) nei panni di un investigatore in incognito che si finge un serial killer, AGGRO DR1FT di Harmony Korine, folle opera a metà tra cinema e videoarte girata interamente in infrarossi con protagonista il rapper Travis Scott, e soprattutto The Wonderful Story of Henry Sugar, il nuovo mediometraggio di Wes Anderson tratto da tre racconti di Roald Dahl. Il regista newyorkese sarà premiato per il suo stile inimitabile e originale venerdì 1 settembre nella splendida Sala Grande del Palazzo del Cinema.
Grande curiosità anche per Daaaaaali!, un ritratto sui generis dell’artista surrealista Salvador Dalì firmato da Quentin Dupieux, il re del cinema surreale d’oltralpe.
Spazio anche agli ultimi lavori di due maestri del cinema coinvolti in passato da scandali e processi per abusi e molestie sessuali. Parliamo di Coup de chance di Woody Allen e The Palace di Roman Polański. La scelta di portarli alla Mostra da parte di Alberto Barbera ha subito scatenato una vera e propria bufera social.
Sarà invece commovente assistere alla proiezione di The Caine Mutiny Court-Martial, ultimo lavoro di William Friedkin, scomparso il 7 agosto 2023. Alla Mostra sarà proiettata anche la versione restaurata de L’esorcista, film culto del 1973 con cui il geniale regista ha riscritto i canoni dell’horror.La sezione Orizzonti
Per scoprire talenti emergenti ci sarà come sempre la sezione Orizzonti, punto di riferimento per i cinefili più esigenti che desiderano intercettare nuove traiettorie del cinema contemporaneo. Noi scommettiamo su Una sterminata domenica, opera prima italiana rigorosa e innovativa di Alain Parroni, Explanation for Everything dell’ungherese Gábor Reisz, l’iraniano Tatami di Guy Nattiv e Zar Amir Ebrahimi, Yurt (Dormitory) di Nehir Tuna - a detta di Barbera un’opera prima sorprendente che ricorda I pugni in tasca di Marco Bellocchio - e In the Land of Saints and Sinners, poliziesco con Liam Neeson e Kerry Condon, ambientato negli anni del conflitto nordirlandese.
L'appuntamento al Lido di Venezia
Appuntamento dunque al Lido di Venezia dal 30 agosto al 9 settembre con un’edizione che nonostante l’ombra dello sciopero si preannuncia memorabile! Ovviamente ci mancherà il lato glamour sul red carpet, ma l’assenza di molti vip hollywoodiani potrebbe essere un’opportunità per rimettere al centro della Mostra i film, le storie e i sogni proiettati sul grande schermo, che noi vi racconteremo ogni giorno sui profili instagram e tik tok di Grazia!
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