Vi siete mai chiesti il perché dei nomi strani e impronunciabili di IKEA? Casualità, fantasia? Niente affatto. Scoprite cosa c'è dietro
Strani, impronunciabili - almeno dalla Norvegia in giù - i nomi dei mobili IKEA sono ormai entrati stabilmente nelle nostre case e nel nostro modo comune di parlare. Basti pensare alla alla libreria BILLY, al tavolino LACK, al divano KLIPPAN o alla poltrona POÄNG.
Se in tanti li conoscono, in pochi però sanno che dietro a questo vero "mondo linguistico" non c'è nulla - o quasi - di fantasioso e casuale.
Il naming di IKEA è infatti il risultato di una precisa strategia linguistica nata da un noto problema del suo CEO, Ingvar Kamprad: la dislessia. Per aiutarsi nel riconoscimento di ogni singolo articolo lo stesso Ingvar ha scelto un complesso sistema di denominazione che ruota tutto intorno alla cultura scandinava. E anche lo stesso acronimo "IKEA" nasconde un significato ben preciso.
Siete curiosi? Scoprite cosa c'è dietro sfogliando la gallery.
Il significato dei nomi dei mobili IKEA
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