Fotogallery Givenchy Dahlia Noir: l’ispirazione
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L'ispirazione per Dahlia Noir arriva dal prezioso passato Givenchy, per un nuovo futuro haute couture
La dalia nera: un fiore in bilico perfetto tra gli estremi: i colori vellutati dei petali racchiudono tutta la storia olfattiva che Givenchy vuole raccontare tra la delicatezza della loro superficie e la sensualità potente creata attorno al suo mistero.
Ideata da Riccardo Tisci in collaborazione con il "naso" François Demachy, la nascita della fragranza Dahlia Noir arriva dalla scoperta dell'assenza di naturale profumo del fiore cui si ispira. Il mistero è il concept della creazione del profumo: così il Couturier ha voluto immaginarlo, farlo diventare realtà creando il suo primo jus personale in assoluto dal momento nel quale, nel 2005, ha preso il timone della Maison Givenchy.
Un'ispirazione che proviene da un immaginario molto caro al designer: una bellezza presente ma che si cela, un fiore vestito di scuro dai petali lanuginosi e color della notte la cui consistenza è paragonabile alle stoffe preziose con le quali Riccardo Tisci realizza le sue creazioni, perfette per una femminilità mai gridata ma vivida. Un incontro tra gli opposti, per esprimere meglio la dolcezza predatoria di colei che lo indossa. La pura essenza couture dello stile Givenchy.
Dahlia Noir si inserisce nella grande tradizione dei profumi couture come L’Interdit, il primissimo profumo in assoluto creato da Hubert de Givenchy nel 1957. Così il mix scelto da Riccardo Tisci rievoca i crismi dell'Alta Moda nei sentori preziosi degli aromi poudré, della rosa, dell'iris e della mimosa arricchiti dalle volute legnose del sandalo e del patchouli per un risultato finale assimilabile alla preziosa e persistente famiglia dei chypre.
Dahlia Noir è la tappa fondamentale del ritorno alle origini dell'alta profumeria francese nella storia dei Profumi Givenchy, la rivelazione di un lusso minimale e allo stesso tempo raffinatissimo.
Mariacarla Boscono è il volto, il corpo lo sguardo che rappresenta Dahlia Noir. L'abito disegnato da Riccardo Tisci la avvolge regalandole un'aura di bellezza enigmatica e la leggerissima mussola sembra accoglierla donandole preziose ali notturne.
Il visual è stato curato dei fotografi Mert Alas e Marcus Piggott e Mariacarla Boscono, musa di Riccardo Tisci da anni, ancora una volta incarna l'eleganza moderna e senza tempo della donna voluta dal Couturier.
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