Fotogallery Victim of beauty: arte o provocazione
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Il magazine 12 ha pubblicato un controverso servizio fotografico beauty: parliamone
Il magazine fashion 12 ha pubblicato un servizio fotografico beauty in cui le modelle sono ritratte con cicatrici, tagli, bruciature da acido ed escoriazioni spostando così l'asticella della provocazione una volta di più e ancora più in alto.
La sollevazione popolare c'è stata immediatamente. Al punto che il magazine, attraverso le parole dei suoi Capo Editori Huben Hubenov e Slav Anastasov, ha rilasciato una dichiarazione pubblica dove con forza sostengono la difesa delle foto ma al contempo si sono ritrovati a rimarcare con vigore il loro essere contro la violenza sulle donne. La loro posizione è che il servizio sia ascrivibile alla necessità dell'arte fotografica del racconto, anche provocatorio, che per natura è assoggettabile a molte interpretazioni. In sostanza demandano la questione etica al giudizio individuale delle persone che vedranno le foto.
I commentatori online si sono divisi in due : da una parte chi condanna le immagini duramente senza appello dall'altra coloro che, possibilisti, difendono la libertà di interpretazione e di immagine.
Appena ho visto le foto ho avuto un momento di shock iniziale: ho visto mostre d'arte con le opere folli di HR Giger , le illustrazioni horror chic di Ray Caesar , i "lavori in pelle" di Damien Hirst e non sono così facilmente impressionabile. E mi domando: se fossi stata io a commissionare un lavoro fotografico che dovesse unire beauty e provocazione avrei mai scelto questa strada così estrema?
La mia risposta la conosco ma voi cosa ne pensate?
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