CIGLIA COME TWIGGY
Dettaglio iconico del make up anni Sessanta - anche grazie all'indimenticabile "testimonial" di questo look, Twiggy - le ciglia cloggy (o clumpy o semplicemente molto incurvate e a mazzetti) tornano di moda per l'Autunno/Inverno 2014-15: la selezione di Grazia.it per un trucco occhi da copiare subito!
Ciglia cloggy A/I 2014 gallery
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SIXTIES REVIVAL
Il beauty look degli Anni Sessanta torna in auge, adeguato a un concetto contemporaneo di make up. Protagoniste sono le ciglia, che questa tendenza vuole molto arcuate, opache e materiche, caratterizzate da un particolare finish "impastato": proprio come quelle di Twiggy. Le abbiamo notate sulla passerella di Saint Laurent, dove lo sguardo delle modelle rivisita quello enigmatico di Peggy Moffit. Ma anche da Prada, Versace e Gucci, dove la make up artist Pat McGrath ha amplificato l'apertura degli occhi applicando un tratto di matita beige lungo l'attaccatura interna delle ciglia inferiori, infoltite da mazzetti artificiali.
DOLL EYES
Una versione più romantica, delicata ed effetto bambola quella vista sulle passerelle di Rochas, Topshop Unique e Au Jour Le Jour. Il focus è proprio sugli occhi, resi grandi e da cerbiatto. Le ciglia arrotondate vengono truccate con una mano generosa di mascara che non le separa ma le incolla, rendendole leggermente grumose. A enfatizzare il Doll Look: gote rosate o accenti di eyeliner colorato con glitter dal mood zuccheroso.
HOW TO
Nel backstage della sfilata Autunno/Inverno 2014-15 di Au Jour Le Jour , la make up artist Helena Komarova ci ha raccontato che il look cloggy delle ciglia è stato ottenuto dal suo team in due step: innanzitutto la preparazione con il piegaciglia, che definisce alla perfezione la particolare forma arcuata. Il tocco fondamentale è rappresentato dalla scelta mascara, estremamente ricco ma leggermente secco, distribuito sia sulla superficie superiore che inferiore delle ciglia con uno spazzolino grosso e dalle setole fitte che garantisce il particolare aspetto diviso a mazzetti e molto materico.
© Riproduzione riservata
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