Lavoro, uscire dall'impasse
Quando il lavoro langue e sembra non esserci via d'uscita, uno sguardo esperto può indicarci la via per ripartire. La life coach Adriana Giotta ci spiega come fare.
Quando il lavoro langue e sembra non esserci via d'uscita, uno sguardo esperto può indicarci la via per ripartire. La life coach Adriana Giotta ci spiega come fare.
Ciao Adriana,
ti scrivo perché ho letto la tua rubrica di Life Coach su Grazia.it e volevo chiederti consiglio. Ho 24 anni e lavoro in TV da ormai cinque anni. Ho iniziato come co-presentatrice di un programma sportivo, poi sono arrivate le televendite e la conduzioni di un paio di programmi sul satellite, ma da otto mesi non faccio più nulla. Mi chiamano, faccio colloqui con registi e direttori di produzione, mille complimenti ma alla fine non se ne fa mai niente. Inizio davvero a scoraggiarmi.
Grazie dell’aiuto
Gabriella
Cara Gabriella,
La tua situazione è più comune di quanto tu non creda. Ecco alcuni suggerimenti:
1. Tenere duro: Per non scoraggiarci immaginiamo il momento critico essere come una nuvola, dietro la quale c’è il sole, per ricordarci che non è una realtà fissa ma un momento passeggero;
2. Investigare: c’è qualcosa che potremmo migliorare in quello che facciamo? Raccogliamo informazioni chiedendo direttamente ai nostri agenti, ai casting directors o a colleghi fidati, accettiamo consigli e critiche costruttive. A volte pensiamo di non essere compresi nel nostro talento e ci ostiniamo a perseverare in errori che non vogliamo riconoscere dando la colpa agli altri e vittimizzandoci; impariamo ad accettarci per come siamo realmente e, partendo da questo presupposto, iniziamo a crescere e a migliorare, anche professionalmente, abbandonando l’illusione di essere nati già perfetti e di non aver nulla da imparare;
3. Costruire: Stiliamo un programma professionale di azione preciso, con una scaletta di cose da fare concrete e strategiche al fine di aprire nuove strade ed opportunità, usando la nostra creatività, dandoci dei tempi delle scadenze prefissate, a breve, medio e lungo termine.
4. Relazioni: Quando si sceglie un mestiere bisogna essere consapevoli che per avere successo occorre “sposare” il suo universo. Il mondo è fatto di persone: costruiamo continuamente nuove relazioni forti all’interno del nostro ambito professionale ed alimentiamo quelle già esistenti. Ciò produce movimento ed opportunità;
5. Atteggiamento Proattivo: Anziché attendere una chiamata passivamente nella speranza che qualcosa cambi magicamente, usiamo il nostro tempo proattivamente programmando la nostra giornata con attività fisica, alcuni esercizi per l’anima tipo di respirazione, meditazione o yoga, azioni concrete lavorative, studio o investimento temporale in un’attività collaterale che ci appassiona o nella ricerca di una. Ricordiamo che la vita è fatta di molte cose e non solo di lavoro: investiamo in egual misura anche sugli altri aspetti esistenziali per sentirci pienamente realizzati;
6. E se non funziona: Se dopo tutto questo le cose continuano a non andare, forse l’esistenza ci sta indicando che non siamo sul nostro percorso; “Non tutti i mali vengono per nuocere”: divertiamoci ad individuare dove sta il nostro desiderio autentico, scopriremo così anche il nostro talento. Utilizziamo il tempo a disposizione per esplorare altri ambiti che ci appassionano, fino ad individuare qualcosa in cui ci sentiamo profondamente realizzati. Annaffiamo questo germoglio con costanza e perseveranza per ritrovare domani un bellissimo albero pieno di frutti che potrà sostituire naturalmente ed in maniera appagante il lavoro che svolgiamo oggi.
Buona fortuna
Adriana
Adriana Giotta è fondatrice e counsellor di Role Model Living , un programma di coaching specifico per modelle e professioniste del mondo dello spettacolo
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