Come ottenere il massimo dalla professione di modella
Questa settimana la Life Coach Adriana Giotta ci spiega come ottenere il massimo dal mestiere di modella
Questa settimana la Life Coach Adriana Giotta risponde alla mail di Rebecca e ci spiega come ottenere il massimo dal mestiere di modella.
Ciao Adriana,
ho 16 anni e sono da poco entrata a far parte del mondo delle modelle. E' fantastico! Mi sento già adulta: niente genitori che mi controllano, massima libertà e posso gestire la mia vita come mi pare... a volte pure troppo. Ho visto qualche "collega" esagerare e non vorrei finire nello stesso brodo. Hai qualche buon consiglio da darmi per godermi la libertà ma senza finire nei guai?
Grazie
Rebecca
Cara Rebecca
La sensazione di essere in controllo della propria vita e di poterla gestire come meglio si desidera è senz’altro esilarante. La conosco bene, l’ho sperimentata a mia volta come modella. Tuttavia, come hai ben evidenziato nella tua e-mail, è facile perdersi in sregolatezze ed abitudini dannose, inconsapevoli dei rischi e delle conseguenze delle proprie azioni per ingenuità ed inesperienza.
Il sentimento di onnipotenza legato all’età, alla natura della professione, all’esperienza della nuova situazione, alla libertà, all’aspetto fisico attraente, alle attenzioni ricevute, possono farci perdere di vista il senso di realtà e di umiltà e indurci verso strade sbagliate, col rischio di rovinare la nostra carriera ma anche, a volte, la nostra esistenza.
Le ragazze cominciano generalmente a svolgere questa professione intorno ai 16 anni di età, in piena adolescenza, una fase del ciclo di vita delicata, di transizione e di definizione del sé in cui avvengono grandi trasformazioni anche a livello ormonale e fisico. Sentimenti di insicurezza e di particolare vulnerabilità sono tipici. Si ha la tendenza a rompere con ciò che infantilizza e a ricercare l’autonomia, andando in opposizione con le figure di riferimento. Si tende ad imitare amici e coetanei nel tentativo di sentirsi meno inadeguati, più sicuri di sé.
Le nuove giovani modelle vengono catapultate in un modo di adulti al quale devono adeguarsi velocemente; sovente sperimentano un forte sentimento di solitudine e disorientamento perché lasciano famiglia, amici, scuola per recarsi nelle grandi città, Parigi, Londra, New York e in quanto oggetti del desiderio possono attrarre quei soggetti ambigui che ruotano intorno al mondo delle modelle per interesse, che su di loro speculano in qualche maniera. Alla giovane ed ingenua modella, per i motivi di cui sopra, può accadere quindi con estrema facilità di finire per frequentare questo genere di persone e ad esse omologarsi, facendosi accecare dagli “specchietti per le allodole” finendo per cadere nelle trappole di sesso promiscuo, droga, alcol e affini.
Qui di seguito qualche consiglio per ottenere il massimo da una professione che può dare davvero tanto se svolta nel modo giusto:
- Consapevolezza: è la parola chiave, il primo passo per non perdersi. Conoscere le cose di cui sopra, il nuovo mondo in cui ci si muove, quali sono i rischi e le conseguenze delle proprie azioni, avere una mappa precisa per potersi orientare;
- Frequentazioni: selezionare con estremo rigore le persone che si frequentano, evitando personaggi ambigui (i vari P.R. delle discoteche e simili), facendo in modo di conoscere e frequentare gente proveniente da ambienti che esulano da quelli della moda, quali università, palestre, corsi di formazione, ecc. La qualità della nostra vita è strettamente correlata alla qualità delle persone che frequentiamo;
- Disciplina: Leggi il mio precedente articolo sullo stile di vita di una modella ed attieniti ad esso quanto più possibile;
- Progetto: avere un progetto, un obiettivo, l’intenzione ferma di raggiungerlo, una strategia per arrivarci, tanto duro lavoro, perseveranza e tolleranza alla frustrazione sono fodamentali per ottenere qualsiasi cosa nella vita;
- Percorso di conoscenza di sé (coach, mentor, counsellor, psicologo/psicoterapeuta) il supporto di un esperto può davvero molto aiutare proprio in quanto le modelle sono adolescenti catapultate in un mondo di adulti al quale devono adeguarsi velocemente crescendo a ritmi accelerati;
- Misura ed equilibrio: la vita è un percorso dialettico, dinamico, in continua evoluzione. Dobbiamo ricercare o ritrovare in ogni istante il nostro equilibrio o un nuovo equilibrio mentre cresciamo e costruiamo la definizione del nostro sé. La giusta misura in tutto ciò che facciamo è essenziale.
- Bene a posteriori vs bene a priori: nel bene a priori vige la gratificazione immediata, la bramosia del tutto subito e, nell’illusione che ciò sia possibile, ci si può ritrovare a ripetere sempre gli stessi schemi comportamentali, imbarcandosi in scorciatoie che puntualmente ci riportano al punto di partenza se non sotto zero con l’aggiunta della scottatura e della delusione, nonché dello scoraggiamento e della perdita di entusiasmo e di autostima. Una gratificazione autentica proviene dal perseguire il bene a posteriori: un palazzo non si costruisce in un giorno, bensì mattone su mattone, nel tempo, a piccoli passi. Occorre un piano architettonico, un progetto, dei tempi precisi per completarlo. Nella vita vale lo stesso principio. Questa modalità custodisce in sé la vera felicità: è un percorso fatto di frustrazioni, sì, ma anche di dignità, di tante piccole e grandi gratificazioni ben più profonde, radicate e reali, derivanti dalla consapevolezza che si sta costruendo qualcosa di importante e dai risultati tangibili ottenuti.
Buona fortuna
Adriana
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